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INTOLLERANZE ALIMENTARI NEL 2022

Aggiornamento: 12 gen 2023


Le intolleranze alimentari fanno parte di un più vasto gruppo di disturbi definiti come reazioni avverse al cibo: si parla di intolleranza alimentare, piuttosto che di allergia, quando la reazione non è provocata dal sistema immunitario. Le intolleranze sono più comuni delle allergie. Esistono diverse tipologie di intolleranze alimentari. Quelle enzimatiche sono determinate dall’ incapacità, per difetti congeniti, di metabolizzare alcune sostanze presenti nell’ organismo. L’intolleranza enzimatica più frequente è quella al lattosio, una sostanza contenuta nel latte; la forma più comune di intolleranza al grano è la celiachia; un altro esempio di intolleranza dovuta alla carenza di un enzima è il favismo. Le intolleranze farmacologiche si manifestano in soggetti che hanno una reattività particolare a determinate molecole presenti in alcuni cibi. In alcuni casi, infine, la reazione può essere dovuta ad alcuni additivi aggiunti agli alimenti. L’ intolleranza alimentare con causa indefinita, dovuta ad una risposta dell'organismo su base psicologica e psicosomatica. Ne sono un esempio gli effetti dovuti all' autosuggestione che si verificano quando si mangia un alimento o una sostanza verso cui si prova avversione o repulsione. L’intolleranza alimentare secondaria, vale a dire conseguente a malattie. In genere coinvolge il tratto gastrointestinale, come accade nelle persone che soffrono di malattie infiammatorie dell’intestino (IBD), gastrite, reflusso gastroesofageo, calcoli della colecisti. Tra le cause inoltre possiamo trovare:

  • difetti metabolici

  • errata combinazione di alimenti

  • assunzione di antibiotici

  • difetti nella masticazione

  • stress psicologico


Le intolleranze più diffuse


  • Intolleranza al lattosio: quest’ultimo è lo zucchero contenuto nel latte. I soggetti interessati hanno una carenza di lattasi, l’enzima che scinde lo zucchero del latte in glucosio e galattosio, assimilabili nell’ intestino. In carenza di tale enzima, il lattosio giunge nell’ intestino crasso dove viene fermentato dalla flora batterica locale. determinando dolori intestinali, eccessiva flatulenza ed episodi frequenti di diarrea.

  • Intolleranza al glutine o celiachia: il glutine è la proteina presente nel grano ed è una patologia in aumento, soprattutto nei bambini. Nei soggetti intolleranti al glutine l’assunzione della sostanza provoca un danno del rivestimento intestinale e una ridotta capacità di assorbimento dei principali nutrienti contenuti nel cibo.

  • Favismo: ciò comporta, per chi ne è affetto, la necessità di evitare alimenti come fave, piselli e verbena in quanto l’assunzione di tali alimenti può provocare emolisi acuta (rottura dei globuli rossi) e ittero (pigmentazione giallastra della cute dovuta a innalzamento eccessivo dei livelli di bilirubina).

  • Intolleranza al nickel: oltre all’ allergia da contatto, questo metallo pesante provoca intolleranze alimentari in quanto è presente, in misura diversa, in quasi tutti gli alimenti. Tra questi i più ricchi in nickel sono il cioccolato, la frutta secca, i legumi, i pomodori e gli spinaci.

Sintomi Le intolleranze alimentari si manifestano con segni e disturbi (sintomi) prevalentemente a carico dell’apparato gastrointestinale. I più frequenti includono:

  • nausea

  • difficoltà a digerire (dispepsia)

  • difficoltà respiratorie

  • reazioni cutanee

  • vomito

  • crampi

  • gonfiore addominale

  • flatulenza

  • diarrea

Prevenzione Lo stato di salute intestinale è strettamente associato con la tolleranza agli alimenti e la buona digestione. Dalle ultime ricerche emerge che il microbiota intestinale, ossia l’insieme dei batteri che vivono nell'intestino, gioca un ruolo molto importante nel regolare la tolleranza, immunologica e non, verso le sostanze ingerite. Una alterazione dell'equilibrio della flora batterica, dettadisbiosi, spesso legata a una cattiva alimentazione, potrebbe essere la causa dell'aumento dell'infiammazione della mucosa intestinale e della ridotta tolleranza alle sostanze che vi passano. Nella vita quotidiana, seguire una dieta equilibrata e completa di tutti i micro e macronutrienti, come indicato nella dieta mediterranea, favorisce la crescita e il mantenimento del microbiota intestinale.

Diagnosi e terapie Per individuare possibili intolleranze alimentari esistono specifici esami sierologici (esami del sangue), cutanei, del respiro. Una frequente strategia confermativa (dieta di esclusione) consiste nell’ eliminare dalla dieta l’alimento sospetto per un periodo di 2 o 3 settimane, per verificare la scomparsa o la persistenza dei sintomi una volta reinserito. Si tratta di test specialistici validati scientificamente mentre altri, proposti in qualche farmacia, secondo gli esperti possono offrire risultati meno affidabili. Uno dei test che di recente sta ottenendo maggiore interesse è il “Test 108 Alimenti”, che analizza una gamma completa di alimenti, da quelli più comuni a quelli più particolari, che possono essere responsabili di un’intolleranza alimentare. In particolare, il Test misura gli anticorpi IgG totali prodotti dal sistema immunitario contro uno o più alimenti specifici tra i 108 testati. Questo Test si esegue con un prelievo di sangue. Questo l’elenco completo degli alimenti testati:

  • Intolleranza al glutine e ai cereali: Orzo, Giladina/glutine, Avena, Segale, Farro, Grano, Grano Saraceno, Semi di lino, Mais , Miglio, Riso.

  • Intolleranza a carni bianche e rosse: Manzo, Pollom Agnello, Maiale , Tacchino.

  • Intolleranza a ortaggi, tuberi, funghi e legumi: Patata, Pomodoro, Rapa, Zucchine, Carciofo, Asparago, Carota, Sedano, Spinaci, Mix funghi 1, Mix funghi 2, Lattuga, Songino, Fagiolino, Pisello, Melanzana, Barbabietola, Peperone dolce, Broccoli, Semi di soia, Cetriolo, Rafano, Porro, Oliva, Cipolla, Lenticchia, Fagiolo bianco. Patata, Pomodoro, Rapa, Zucchine, Carciofo, Asparago, Carota, Sedano, Spinaci, Mix funghi 1, Mix funghi 2, Lattuga, Songino, Fagiolino, Pisello, Melanzana, Barbabietola, Peperone dolce, Broccoli, Semi di soia, Cetriolo, Rafano, Porro, Oliva, Cipolla, Lenticchia, Fagiolo bianco.

  • Intolleranza a pesce e crostacei: Gamberetto di fiume, Salmone, Tonno, Vongola, Acciuga, Pesce spada, Trota, Sogliola, Merluzzo, Gamberetto.

  • Intolleranza alla frutta: Limone, Nettarina, Uva (bianca/nera), Mela, Albicocca, Banana, Ciliegia, Cocco, Kiwi, Arancia, Ananas, Fragola, Anguria, Pera, Prugna, Pompelmo, Pesca, Dattero.

  • Intolleranza alla frutta secca: Nocciola, Arachide, Pistacchio, Sesamo, Semi di girasole, Noce, Mandorla, Anacardo.

  • Intolleranza alle spezie: Pepe (nero/bianco), Cannella, Timo, Cavolo rosso, Noce moscata, Origano, Prezzemolo, Menta piperita, Seme di papavero, Rosmarino, Vaniglia, Fava di cacao, Aglio, Semi di senape, Peperoncino, Basilico.

  • Intolleranza al lattosio: Latte di capra, Latte di pecora, Latte di mucca, Yogurt, Formaggio di pecora, Formaggio di capra.

  • Intolleranza all'uovo: Tuorlo d'uovo, Albume.

  • Intolleranza al lievito: Lievito di birra, Lievito madre.

  • Intolleranza al miele: Miele.

  • Intolleranza a caffeina e teina: Caffè, tè nero.

Noi di Demix Group supportiamo con passione lo sviluppo di diversi progetti che abbiano un’attenzione particolare a creare e proporre sul mercatosoluzioni innovative per alcune di queste intolleranze alimentari, tra cui menzioniamo quello di “Enjoy Food” e di “Fatto per te”, entrambe di origine orobica.



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