Come tutti gli aspetti della vita e delle abitudini, anche l’alimentazione nel tempo è cambiata, per adattarsi a nuove tendenze ed esigenze. Questo processo, in continua evoluzione, è spinto da dinamiche socio-culturali come la crescente consapevolezza rispetto agli effetti sulla salute e sull’ambiente delle scelte alimentari, ambiti sempre più importanti nell’orientare la dieta.
Dal secondo dopoguerra ad oggi, l’industrializzazione del cibo e l’era dell’abbondanza nel mondo occidentale, hanno plasmato un nuovo approccio, che nell’ultimo trentennio sta andando incontro a sua volta ad un significativo capovolgimento di prospettiva sulla base dei concetti cardine di benessere, etica ed ecologia.
LE PRINCIPALI TENDENZE DEGLI ULTIMI ANNI
Nutrizione sostenibile ed a impatto climatico ridotto:
La principale tendenza è quella della sostenibilità alimentare e dell’attenzione all’impatto climatico delle scelte alimentari. Sempre più persone sono consapevoli dell’importanza di ridurre il consumo di carne e preferire alimenti locali e di stagione. La riduzione degli sprechi alimentari e l’eliminazione dell’eccessivo imballaggio sono diventati obiettivi importanti al fine di ridurre l’impatto ambientale dell’industria alimentare.
Nutrizione a base di vegetali:
La tendenza verso una dieta a base di vegetali e legumi, come quella Mediterranea, è in continua crescita. Mentre la carne era un tempo protagonista dei nostri pasti quotidiani, sempre più persone si sono aperte ad alternative a base vegetale alle quali spesso sono associati benefici per la salute e per l’ambiente: l’adozione di diete vegetariane o flexatariane è infatti in continuo aumento.
La pratica del mindful eating:
Consiste nella volontà di mangiare consapevolmente. Invece di concentrarsi solo sugli alimenti, questa tendenza promuove l’attenzione al processo di consumo, riconnettendosi con il proprio corpo e ascoltando i segnali di fame e sazietà. Mangiare con consapevolezza aiuta ad evitare abbuffate e dunque sprechi, oltreché a sviluppare una relazione più equilibrata con il cibo.
DIETE E STILI ALIMENTARI ALTERNATIVI
Accanto alle diete che prevedono il consumo di tutti i tipi di alimenti (onnivore) sono presenti sempre più vari regimi alimentari che ne escludono alcuni per scelte etiche, ambientaliste, religiose o banalmente legate alle mode del momento:
diete a base di frutta e verdura con esclusione totale o parziale di alimenti di origine animale (diete vegetariane, vegane, fruttariane);
diete basate sul rifiuto di metodi utilizzati nella preparazione dei cibi (diete crudiste);
diete ad elevato o a ridotto consumo di calorie (diete iper- o ipocaloriche);
diete ad elevato consumo di un nutriente, ad esempio le proteine (diete iperproteiche);
diete di esclusione, basate sull'eliminazione di un cibo, o di una categoria di alimenti, ritenuti dannosi per una determinata persona;
diete basate sulla scelta e combinazione, equilibrata, di cibi acidi e cibi alcalini (dieta macrobiotica).
LA DIETA VEGETARIANA, FLEXITARIANA E VEGANA
I vegetariani rinunciano alla carne e al pesce, fondamentalmente, per motivi etici. Pur prestando molta attenzione alle modalità con cui sono prodotti gli alimenti di origine animale (come le uova, il latte e i loro derivati) non li escludono dalla loro alimentazione. Oltre che per motivazioni salutiste e ambientaliste, ritengono che sia questo il modo di mangiare più sano e di minore impatto ambientale.
I flexitariani si rivolgono ad una dieta flessibile di ispirazione vegetariana che, pur privilegiando il consumo di alimenti vegetali, non esclude carne e pesce, invitandoli però a consumarli con moderazione.
D’altra parte i vegani, oltre a non consumare carne e pesce per le stesse motivazioni dei vegetariani, non mangiano cibi derivati dagli animali come le uova, il latte e i loro derivati. Escludendo qualsiasi cibo animale però questi rischiano delle carenze di ferro, calcio, vitamina D e B12, a meno di non fare ricorso ad integratori.
LA DIETA GLUTEN FREE
Una delle ultime tendenze, in ambito alimentare, è quello della dieta senza glutine. Un’abitudine alimentare che da diversi anni è seguita e praticata non solo da persone celiache o allergiche al glutine, ma anche da persone che non hanno alcuna patologia.
Alla base della diffusione di questa moda alimentare, c’è la convinzione che il glutine faccia male e faccia ingrassare, ma come in ogni cosa si tratta sempre di moderazione.
Un eccessivo consumo di glutine fa male a chiunque, perché nello stomaco il glutine diventa come una palla di chewing-gum e provoca disturbi di varia natura.
Oltre a sintomi fisici, quali:
gonfiore allo stomaco
problemi gastrici
reflusso
difficoltà digestive
nausea
gas intestinali
accumulo addominale
variazioni di peso
intestino irritabile
diarrea
stitichezza
ritenzione idrica
eruzioni cutanee
Si possono manifestare anche:
cefalea
ansia
irritazione
nervosismo
depressione
disturbi del sonno
stanchezza cronica
LA DIETA SUGAR FREE
Cresce la consapevolezza che, sebbene il nostro corpo abbia bisogno di una fonte di energia fissa che deriva dai carboidrati, gli zuccheri da eliminare sono quelli semplici, quali saccarosio e fruttosio, che alzano l’indice glicemico degli alimenti e possono provocare nel nostro corpo un pericoloso stato infiammatorio.
Questi infatti vengono trasformati in trigliceridi e poi in grasso che si deposita a livello addominale, intra-addominale, fianchi e cosce. Ma non è solo un problema estetico, il grasso intra-addominale può creare complicanze cardiovascolari e metaboliche gravi.
Lo zucchero è responsabile di stati infiammatori lievi, quali:
cellulite
ritenzione idrica,
ma può peggiorare stati infiammatori cronici già presenti, come:
fibromialgia
psoriasi
endometriosi.
Dunque, la dieta senza zuccheri va a ridurre fortemente il consumo di quei carboidrati semplici, che offrono energia pronta all’uso, ma che stimolano di più l’insulina.
L’IMPATTO DELLE NUOVE TENDENZE SUL SETTORE ALIMENTARE
Le recenti tendenze nutrizionali ed il loro impatto su quelle future rappresentano un’opportunità sia per i consumatori che per il settore dell’alimentazione, il quale in particolare si ritrova essere al centro di una vera e propria rivoluzione. Le aziende alimentari stanno rispondendo a queste nuove esigenze introducendo, sempre più prodotti alternativi a base vegetale e non, con un occhio alla sostenibilità e al benessere dei consumatori.
Ormai non esiste cibo o ingrediente che non abbia un suo equivalente o sostituto prodotto grazie agli enormi progressi compiuti dalla scienza e la tecnologia, che mai come oggi si prestano a supporto di tutto ciò che riguarda l’alimentazione.
Un chiaro esempio in questo senso sono i prodotti gluten free, sugar free o i cosiddetti “cibi sintetici” creati interamente in laboratorio, utilizzando tecniche di ingegneria genetica e biotecnologie e che possono essere realizzati da materie prime vegetali come le proteine di soia o da un prelievo di cellule staminali tramite biopsia da animali (bovini e avicoli).
Questi alimenti hanno indubbiamente il potenziale per risolvere alcuni dei problemi legati alla produzione di cibo, i vantaggi più evidenti risultano nella:
riduzione impatto ambientale,
incentivo alle diete alternative.
La consapevolezza riguardo all’impatto ambientale dell’industria alimentare ha spinto anche molti ristoranti e locali a offrire opzioni più sostenibili e a ridurre l’uso di plastica e imballaggi inquinanti. Il crescente interesse per la cucina a base di piante e ha portato a una maggiore creatività nel mondo culinario, con chef che sperimentano nuove ricette gustose e innovative.
Noi di Demix Group supportiamo con passione lo sviluppo di diversi progetti che mirano a creare e proporre sul mercato soluzioni innovative per supportare la produzione e la conservazione di alimenti, con una particolare attenzione anche alle diete menzionate in questo articolo, tra cui menzioniamo “Enjoy Food”, “Metacibus”, "Ultimo Tocco" e "Spacca".
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