Il Pistacchio (dal greco Pistàkion) è una pianta originaria del bacino Mediterraneo (Persia, Turchia) e nel III sec. a.C., il pistacchio era noto ai Greci come afrodisiaco, per i suoi principi curativi e come antidoto contro il veleno degli animali.
La coltivazione del pistacchio si diffuse inizialmente in Liguria, Puglia, Campania e Sicilia, ma non trovando le condizioni climatiche favorevoli la pianta inselvatichì; e furono proprio gli Arabi che intorno al 900, ad incrementare in Sicilia la coltivazione del pistacchio, particolarmente alle pendici dell’Etna, dove trovò l’habitat naturale per un prosperoso sviluppo.
Il pistacchio è caratterizzato da un colore verde smeraldo, da un gusto e un aroma eccezionale ed è molto ricercato ed usato in pasticceria e gastronomia.
L’albero del pistacchio, detto anche Pistacia Vera, apparentemente alla famiglia delle Anacardiaceae, molto antico e veniva infatti già coltivato in Medio Oriente, in età preistorica. L’albero può raggiungere i 12 metri di altezza e arrivare a vivere dai 200 ai 300 anni. Si coltiva in tutto il mondo, ma le maggiori esportazioni a livello internazionale sono in Medio Oriente (Iran, Turchia, Siria), in California e Cina. In Italia esiste da molto tempo una particolare coltivazione del pistacchio, che ha creato una nicchia di intenditori e appassionati di questo particolare tipo di pistacchio: i pistacchi di Bronte, alle pendici del vulcano Etna, che dalla Sicilia esporta in tutto il mondo, con marchio DOP (di origine protetta) il rinomato pistacchio verde di Bronte.
L’albero di pistacchio è resistente alla siccità ed al freddo; è dotato di radici profonde, di un tronco breve e rami contorti, dalla corteccia gialla-rossastra che diventa grigia quando la pianta è adulta. Il pistacchio produce frutti, drupe, dalla buccia coriacea color perla, contenenti semi caratteristici dal pericardio rosso violaceo e mandorla verde smeraldo.
La raccolta del pistacchio, generalmente è biennale e viene fatta negli anni dispari, tra la fine di agosto e gli inizi di settembre. Ogni pianta produce da 5 a 15 chilogrammi di tignosella (così è chiamato il frutto smallato ed asciugato) con punte massime di 20-30 Kg.
VALORI NUTRIZIONALI
100 grammi di pistacchi sgusciati equivalgono a circa 600 kilocalorie; infatti, è costituito da lipidi (83% circa), proteine (12% circa), carboidrati (5% circa). E’ quindi formato da acqua, proteine, carboidrati, fibre, zuccheri e amido; tra i minerali presenti, il calcio, fosforo, potassio, ferro, zinco, magnesio, fluoro, rame. Il pistacchio è anche un alimento ricco di vitamine A, B1, B2, B3, B5, B6, C ed E.
PROPRIETA'
Il pistacchio ha molte proprietà benefiche e proprietà terapeutiche, oltre che nutrizionali. Il pistacchio, infatti, favorisce:
L’abbassamento di colesterolo nel sangue, grazie alla presenza di grassi monoinsaturi;
E’ un ottimo antiossidante in quanto aiuta a contrastare l’invecchiamento cellulare;
E’ antiipertensivo dato che è ricco di grassi insaturi (che aiutano a mantenere il colesterolo sotto controllo), quindi permette di ridurre possibili danni cardiovascolari;
Favorisce l’assorbimento intestinale;
Contrasta il colesterolo;
Contrasta il diabete;
Ha un basso indice glicemico
E’ ricco di omega 3 e omega 6;
Aiuta a ricostruire il sistema nervoso;
Protegge il corpo rinforzando le difese immunitarie contro i radicali liberi;
Riduce il rischio di tumori.
Infine, l’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia 30 g di pistacchi al giorno, magari come spuntino.
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