L'henné si ricava dalla Lawsonia Inermis, appartenente alla famiglia delle Lythraceae, una pianta che cresce alta e rigogliosa in zone dal clima caldo e secco, come Africa, Medio Oriente e India. In Marocco, principalmente si trova nella regione di Azemmour.
L'henné è usato da molto tempo in Medio Oriente, già gli egizi lo utilizzavano per colorare le unghie, i capelli, i piedi e le mani delle mummie prima della sepoltura. Gli archeologi hanno portato alla luce testi risalenti a più di due millenni che descrivono l'uso dell'henné nei cosmetici. Il suo fiore sarebbe stato addirittura, secondo alcuni testi, la pianta preferita di Maometto. Per questo motivo è molto utilizzato nei riti religiosi musulmani, soprattutto al momento del matrimonio, come tatuaggio sulle mani delle donne.
E’ un colorante di origine vegetale ottenuto dall’essicazione delle foglie della pianta. L'henné acquisisce caratteristiche diverse a seconda del clima e del suolo e ogni raccolto è unico e diverso dagli altri. La percentuale di lawsone contenuta nelle foglie va dall'1% al 5% e maggiore è la quantità di pigmento, più scuro e intenso sarà il colore ottenuto.
Utilizzato per migliaia di anni per la colorazione dei capelli e la pittura del corpo; le foglie vengono essiccate e poi macinate, infatti, viene commercializzata sotto forma di polvere da preparare come una pasta. Il pigmento colorante, il Lawsone, può tingere i capelli di rame, rosso chiaro o mogano, a seconda di variabili individuali come il colore di partenza e la struttura cheratinica, ma anche in base alla tipologia di henné che viene utilizzato.
Invece, i tatuaggi all'henné sono tatuaggi temporanei, in quanto i pigmenti vengono applicati sulla pelle e scompaiono dopo poche settimane.
Oggi sono disponibili tre tipi di henné:
Henné “naturale”, di Lawsonia inermis, è puro e naturale;
henné "neutro", da Cassia obovata, pianta della famiglia delle Caesalpiniaceae;
l' henné nero, derivante dall Indigofera tinctorium, famiglia delle Fabaceae. E’ sconsigliato l’utilizzo di quest’ultimo tipo dato che può causare allergie.
CURIOSITA'
L'henné è utilizzato nella maggior parte delle celebrazioni familiari e nelle cerimonie religiose; utilizzata come un vero e proprio rituale tradizionale. E’ comunemente applicata sulle mani e sui piedi della futura sposa durante la cerimonia nuziale.
Infatti, una settimana prima del matrimonio, si organizza una serata femminile, in cui la sposa è velata e vestita con un vestito marocchino, Kaftan, di colore verde che richiama il colore dell’henné stesso, si fa “tatuare” mani e piedi da una professionista, un Nekacha, per prepararla alla prima notte di nozze.
Questo perché i disegni del tatuaggio all'henné sono carichi di simbolismo, per esempio:
Il khamsa o khmissa, o mano di Fatima, protegge dal malocchio.
Gli animali come il montone, la lucertola, il serpente o persino il pesce sono simboli di fertilità, armonia, abbondanza e serenità.
Anche i motivi geometrici sono ampiamente usati e ciascuno di essi ha un significato (fertilità, eternità), proprio come i numeri 3, 5 e 7. È un bel messaggio che il marito può leggere sulle mani della moglie.
Inoltre, è popolare in Marocco per le sue proprietà medicinali, come impiastro sui capelli per rinforzarli e per proteggere le unghie. Le motivazioni sono quindi tanto medicinali quanto estetiche, ma una cosa è certa: il tatuaggio all'henné trasmette tanti messaggi.
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